Mosso dal suo interesse per la biodinamica e l'antroposofia, Marco Bertoldo si trasferisce in Svizzera per lavorare sia come allevatore che come agricoltore. Tornato in Italia, nel 2015, inizia a lavorare per l'azienda vinicola Giovanni Menti, dove sviluppa la sua passione per la vinificazione naturale. Nel 2018 Marco ha iniziato a recuperare i vigneti abbandonati con l'aiuto di un gruppo di amici  (i barbaboyz) e di produrre il proprio vino, chiara caratterizzazione della sua anima e del suo territorio. Tutti i vigneti da lui coltivati sono condotti con la pratica biodinamica e tutti i suoi vini provengono da un misto di uve identificate e autoctone sconosciute anche perché non è stato possibile individuare tutte le varietà radicate nei fazzoletti di terreno recuperati.